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Sportello di supporto all’utilizzo dei servizi digitali.

Associazione Turistica Pro Loco Villa San Pietro
Comune di Villa San Pietro
Città Metropolitana di Cagliari

Dove Siamo

Centro Culturale “Cav. Renato Spiga”
Piazza San Pietro, 8, Villa San Pietro

Orari

Martedì dalle 15:30 alle 17:30
Venerdì dalle 09:30 alle 12:30

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371 4256050 (chiamate attive durante gli orari d’apertura)

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Accesso al Punto Digitale

L’accesso allo sportello avviene previo appuntamento telefonico (anche WhatsApp) o via e-mail

Tematiche

App IO

La app IO è la piattaforma pensata per permettere a tutti i cittadini di avere un nuovo e unico punto di accesso telematico ai servizi, tra i quali il bonus vacanze e il programma “Cashback”, alle informazioni e alle comunicazioni della pubblica amministrazione, consentendo quindi usare i servizi pubblici nazionali e locali dal proprio smartphone in maniera semplice, moderna e sicura.

Le funzionalità della app IO, tutte quante personalizzabili secondo le proprie preferenze, sono sintetizzabili in tre punti fondamentali:

  1. Messaggistica. Per ricevere tutte le comunicazioni (messaggi, avvisi, comunicazioni) da qualunque ente pubblico, restare aggiornati sulle scadenze e aggiungere un promemoria direttamente sul calendario personale.
  2. Pagamenti. Per effettuare pagamenti verso tutti gli enti della pubblica amministrazione attraverso PagoPA, associare carte di credito e correnti, pagare gli avvisi cartacei direttamente dall’app usando il QR code, consultare lo storico delle operazioni e le relative ricevute di pagamento, evitare interessi e sanzioni.
  3. Documenti. Per ricercare e consultare direttamente sul proprio smartphone i documenti personali, le ricevute, i certificati; condividerli immediatamente con le persone o l’ufficio di interesse; richiedere certificati e altri documenti, direttamente dall’app.

Tutto questo grazie all’integrazione con le piattaforme abilitanti:

  • l’identificazione tramite SPID, per garantire un accesso sicuro e unico alla piattaforma;
  • l’anagrafe unica ANPR, per sincronizzare i dati dei cittadini ad oggi disseminati in migliaia di anagrafi diverse;
  • il sistema di pagamenti PagoPA, fondamenta del portafoglio digitale dell’applicazione.

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SpID

Sistema Pubblico di Identità Digitale

SPID è il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale promosso dall’AgID e quindi dal Governo, che permette a cittadini e imprese di accedere con un unico login a tutti i servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. SPID nasce per favorire la diffusione dei servizi online e agevolarne l’utilizzo da parte di cittadini e imprese.

SPID si basa su un modello federato e collaborativo di aziende private. I “gestori delle identità digitali” sono, infatti, aziende private accreditate dall’AgID per la fornitura dei servizi di identità digitale. Cittadini e imprese possono scegliere liberamente il proprio gestore di identità digitale preferito.

Richiedere, ottenere ed attivare un’identità digitale con SPID è molto semplice. Primo passo è andare al sito Spid.gov.it. Qui, per ottenere e attivare un’identità SPID l’utente deve farne richiesta al gestore, il quale, dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente.

Per richiedere l’identità digitale con SPID è necessario presentare un modulo di richiesta di adesione che contiene tutte le informazioni necessarie per l’identificazione del soggetto richiedente (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita, codice fiscale, estremi del documento di identità) e le informazioni per essere contattati (un indirizzo di posta elettronica – univoco per ogni identità SPID – e un recapito di telefonia mobile).

L’autenticazione dell’utente può avvenire in presenza o a distanza.

1) L’autenticazione in presenza prevede l’esibizione di documentazione cartacea e moduli sottoscritti e può avvenire in due modi:

  • presso una sede fisica del gestore dell’identità;
  • a domicilio su appuntamento (ad esempio Poste Italiane offre la possibilità che un postino possa accertare l’identità direttamente a casa del richiedente), a pagamento (15 euro).

2) L’autenticazione a distanza può avvenire in quattro modalità:

  • “identificazione a vista da remoto tramite webcam”: un operatore verifica in una sessione audio/video con il richiedente l’identità tramite la presentazione dei documenti di identità e dichiarazioni del richiedente (a pagamento, 10-15 euro, salvo promozioni temporanee); di recente è possibile l‘autenticazione remota anche senza operatore.
  • “identificazione informatica tramite documenti digitali di identità”: il richiedente viene identificato sulla base della verifica digitale di credenziali informatiche già in proprio possesso;
  • Con smart card: come la CIE (Carta di Identità Elettronica 3.0) o la CNS (Carta nazionale servizi o tessera sanitaria abilitata);
  • Con firma digitale qualificata e token usb o smart card.

Quest’ultima soluzione è consigliata a utenti esperti.

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Carta d’Identità Elettronica
Con la Carta d’identità elettronica l’Italia può contare su un documento di identità all‘avanguardia in termini di sicurezza e innovazione digitale

un documento sicuro, che garantisce in modo certo l’identità fisica e digitale del suo titolare utilizzando i più evoluti standard di sicurezza e anticontraffazione disponibili, attraverso:

  • Inchiostri speciali ed elementi di sicurezza come gli ologrammi;
  • Un chip a radiofrequenza che contiene i dati del titolare, l’immagine digitale della foto del volto e le immagini di due impronte digitali. Tali dati sono firmati digitalmente dal Ministero dell’Interno e resi pertanto immutabili.

La CIE può essere usata come strumento di riconoscimento immediato. Un semplice dispositivo (anche uno smartphone) può essere in grado di “leggere” la CIE e associarla al codice fiscale del titolare. Questo vuol dire che la carta potrebbe essere semplicemente “strisciata” ai tornelli per entrare allo stadio, rendendo inutile la tessera del tifoso. Oppure potrebbe essere usata come badge per entrare in biblioteca, o come cartellino in ufficio, o al posto dell’abbonamento dell’autobus, o anche per fare in un istante il check-in alla reception di un hotel, senza dover fare fotocopie. Una vera rivoluzione che riduce moduli e burocrazia.

La CIE può essere usata come strumento di autenticazione online. Basta accostare la CIE a un apposito lettore collegato a un computer opportunamente configurato, o più semplicemente a un telefono Android con sistema NFC (disponibile per molti degli smartphone Android in commercio), per autenticarsi online, in ambito pubblico o privato, in Italia e in Europa. Di questa opportunità parleremo in un nuovo post nelle prossime settimane.

Dal momento in cui il cittadino si presenta allo sportello, la consegna della CIE avviene al massimo entro sei giorni lavorativi, durante i quali:

  • il cittadino fa richiesta allo sportello comunale;
  • il Comune, tramite il Ministero dell’Interno, trasmette i dati al centro dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che realizza le carte;
  • il centro spedisce la carta all’indirizzo indicato dal cittadino.

La produzione centralizzata delle carte permette di adottare macchinari all’avanguardia che implementano le più avanzate tecniche anticontraffazione. Si tratta di strumenti complessi e molto costosi, che richiedono personale specializzato e che non possono essere installati presso ogni Comune.

Per ottenere una Carta d’identità elettronica il cittadino dovrà presentarsi allo sportello comunale con un documento di identità, come:

  • la precedente carta;
  • una patente;
  • un passaporto.

Se non possiede un altro documento in corso di validità dovrà essere accompagnato da due testimoni. Oltre a un documento, dovrà portare con sé allo sportello:

  • una fotografia recente, se non è già stata caricata online (qui è possibile trovare tutte le caratteristiche che deve avere la foto);
  • la tessera sanitaria;
  • l’importo da pagare per il rinnovo di 22,21 euro (per nuove carte di identità o per rinnovare carte scadute, l’importo può variare leggermente da comune a comune per diversi valori dei diritti di segreteria) oppure 27,90 euro (se si chiede la CIE perché la precedente carta è stata smarrita o danneggiata). Anche se molti Comuni ancora non utilizzano il Pos per il pagamento con bancomat o carta di credito, tale importo per legge può essere corrisposto anche con pagamento elettronico;
  • la denuncia, se la precedente carta è stata smarrita.

Una volta allo sportello, sarà necessario:

  • verificare i propri dati con l’operatore del Comune;
  • fornire le impronte digitali (una per mano) attraverso un apposito lettore;
  • firmare la dichiarazione sull’autorizzazione di donazione di organi e tessuti (qui è possibile vedere un fac simile e qui sono disponibili le statistiche sul consenso, regione per regione), scegliendo di dare o meno il consenso (è possibile anche lasciare la dichiarazione in bianco);
  • firmare i moduli di richiesta della CIE.

Al termine della procedura l’operatore fornirà una ricevuta da conservare. Al suo interno si trova la prima metà di un codice PIN che verrà richiesto quando si vuole utilizzare la carta come strumento di autenticazione per dei servizi online, e metà del codice PUK, che si potrà usare per recuperare il PIN (esattamente come per le schede sim telefoniche). L’altra metà di entrambi i codici arriverà insieme alla carta all’indirizzo indicato.

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